The White Room (The KLF)

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The White Room
album in studio
ArtistaThe KLF
Pubblicazione4 marzo 1991
Durata43:48
Dischi1
Tracce9
GenereMusica house
EtichettaKLF Communications
ProduttoreThe KLF
Registrazione1987 - 1991
Certificazioni
Dischi d'oroGermania (bandiera) Germania[1]
(vendite: 250 000+)
The KLF - cronologia
Album precedente
(1990)
Album successivo
Waiting for the Rights of Mu
(1997)

The White Room è il quarto album in studio del gruppo musicale britannico KLF, pubblicato il 4 marzo 1991.

Originalmente concepito dal gruppo come colonna sonora di un loro film omonimo, che non venne però mai portato a termine,[2][3] l'album include la cosiddetta "stadium house trilogy", ovvero i singoli What Time Is Love?, 3 a.m. Eternal e Last Train to Trancentral.[4] Viene inoltre ricordato per essere stato il loro album di maggior successo commerciale.[5]

Segnando un ritorno alla musica da ballo del passato[4] The White Room si distingue dai dischi precedenti per il minore uso di campionamenti e la presenza di cantanti ospiti.[6][7][8] Fra i brani presenti vi sono, oltre alla nota e già citata What Time is Love? (quella presente nell'album è la nuova versione di un loro omonimo singolo dimenticato),[2] Build a Fire, che gioca sui suoni metallici di una chitarra,[3] No More Tears, una sorta di country-gospel,[2] e Justified and Ancient, un brano dalle sfumature soul.[9]

  1. What Time is Love? – 4:43
  2. Make It Rain – 4:06
  3. 3 a.m. Eternal (Live at the S.S.L.) – 3:36
  4. Church of the KLF – 1:53
  5. Last Train to Trancentral – 5:33
  6. Build a Fire – 4:40
  7. The White Room – 5:15
  8. No More Tears – 9:24
  9. Justified and Ancient – 4:44
  • Jimmy Cauty – strumentazione elettronica
  • Bill Drummond – strumentazione elettronica
  • Nick Coler – tastiere, voce (in 3 a.m. Eternal)
  • Maxine Harvey – voce
  • Black Steel – voce, basso (in No More Tears e Justified and Ancient), tastiera (in No More Tears)
  • Ricardo Lyte – voce (in 3 a.m. Eternal e Last Train to Trancentral)
  • Isaac Bello – voce (in What Time Is Love?)
  • Tony Thorpe – strumentazione elettronica
  • Duy Khiem – sassofono tenore (in Make It Rain), clarinetto (in The White Room)
  • Graham Lee – pedal steel guitar (in Build a Fire)
  • P. P. Arnold - voce (in Church of the KLF)
  1. ^ (DE) The KLF – The White Room – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 21 gennaio 2023.
  2. ^ a b c Robert Dimery, 1001 album da non perdere, Atlante, 2006, p. 672.
  3. ^ a b The White Room- Library of Mu, su libraryofmu.org. URL consultato il 2 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2014).
  4. ^ a b Peter Buckley, The Rough Guide to Rock, Rough Guides, 2003, pp. 563-564.
  5. ^ Richard King, How Soon is Now?: The Madmen and Mavericks who made Independent Music 1975-2005, Faber and Faber Rock Music, 2012, p. 388.
  6. ^ Nathan Brackett, Christian David Hoard, The New Rolling Stone Album Guide, Simon and Schuster, 2004, p. 462.
  7. ^ Robert Christgau: CG: The KLF, su robertchristgau.com. URL consultato il 2 maggio 2014.
  8. ^ The White Room: AllMusic Guide, su allmusic.com. URL consultato il 2 maggio 2014.
  9. ^ The History of Rock Music. The KLF, su scaruffi.com. URL consultato il 2 maggio 2014.

Collegamenti esterni

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